All’inizio della mia ricerca sull’organizzazione personale, circa dieci anni fa, ero attratto da qualsiasi metodo, purché fosse chiaro e apparisse logico. Dopo molti anni ho capito che la logica non è sufficiente, perché si corre il rischio di cadere nella pseudoscienza. Questo termine fa riferimento a quelle credenze, metodologie o pratiche che si presentano come scientifiche, ma che non rispettano i metodi rigorosi e le verifiche empiriche che caratterizzano la scienza. Ecco alcuni indizi per riconoscere la pseudoscienza:
- Nessuna verifica: Le pseudoscienze spesso si basano su teorie che non possono essere testate o verificate attraverso esperimenti riproducibili.
- Non falsificabilità : In scienza, una teoria deve essere falsificabile, il che significa che deve essere possibile dimostrare che è falsa. Le pseudoscienze spesso presentano teorie che non possono essere falsificate.
- Uso di aneddoti: Le pseudoscienze si affidano spesso a storie e aneddoti personali piuttosto che a prove scientifiche rigorose.
- Nessuna peer review: Gli pseudoscienziati non pubblicano i loro risultati in riviste scientifiche sottoposte a revisione paritaria.
- Rifiuto della critica: I sostenitori delle pseudoscienze spesso rifiutano o ignorano le critiche e le prove contrarie.
- Uso di linguaggio scientifico senza sostanza: Le pseudoscienze possono utilizzare termini tecnici o scientifici senza aderire ai principi scientifici reali.
È doveroso ricordare che David Allen ha pubblicato una seconda edizione del suo GTD® nel 2015 con un capitolo aggiuntivo dedicato a raccogliere le prove scientifiche a supporto della bontà del metodo.