Le priorità funzionano solo a livello conscio

Ogni settimana rileggo un capitolo di “Ready for Anything”, che secondo me è il libro più bello di David Allen, e poi è organizzato in 52 brevi capitoli, il che lo rende perfetto per una lettura continua. L’introduzione al capitolo di oggi dice “Tutte le vostre azioni e i vostri progetti hanno un’importanza relativa per voi, ma solo quando sono valutati consapevolmente l’uno contro l’altro”.

In pratica David Allen dice che organizzare in anticipo i progetti e le prossime azioni in categorie di priorità, come ad esempio quelle riportate nella matrice Eisenhower / Covey, serve a poco. Quello che serve è confrontare i progetti e le prossime azioni tra loro, e decidere quale sia in un certo istante quello a priorità più alta. È un punto di vista affascinante, ma… con un problema di fondo. Per valutare consapevolmente le priorità relative di progetti e prossime azioni abbiamo bisogno di informazioni, che di solito non abbiamo. E non sarà certamente un task registrato in Microsoft To Do o in un altro Task Manager qualsiasi a fornircele… Credo che David Allen ci suggerirebbe di studiare la situazione durante la Weekly Review, ma quanto tempo serve per studiare la situazione di 40-70 progetti e 100-200 prossime azioni?

E voi che metodo utilizzate per mettere in priorità progetti e prossime azioni?