Decision fatigue? Non esiste.

Scrive Andrea Giuliodori nel suo libro Riconquista il tuo tempo: “Siamo tutti soggetti a quella che viene definita “decision fatigue“. La decision fatigue, che potremmo tradurre letteralmente con l’espressione “fatica decisionale“, è un concetto ben noto in psicologia e indica la tendenza della mente umana a prendere decisioni sempre peggiori all’aumentare del numero delle stesse. In altre parole, esiste un legame tra decisioni e forza di volontà: più scelte facciamo e più il nostro autocontrollo si deteriora.” Del resto Steve Jobs vestiva sempre allo stesso modo per conservare una decisione per cose più importanti, giusto? Sbagliato. La decision fatigue è stata introdotta dal prof. Roy F. Baumeister in una pubblicazione del 1998, ma i risultati di quello studio (e di studi successivi) sono stati confutati da una rigorosa meta-analisi di 116 esperimenti. Potete trovare la meta-analisi qui https://psycnet.apa.org/manuscript/2015-26263-001.pdf
Com’è possibile che tanti studi (e Andrea Giuliodori) si facciano fregare così facilmente? Potrebbe essere l’effetto del cosiddetto publication bias, ovvero del fatto che è più facile pubblicare studi a sostegno di fenomeni interessanti rispetto a quelli che offrono risultati inconcludenti o negativi.

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